Negli anni Ottanta, in un periodo di significativa vivacità culturale ed esperimentazione artistica, Plexus International nasce a New York, sviluppandosi poi a Dakar, Cagliari, Roma e Amsterdam, da un gruppo eterogeneo di artisti, che non accettando le dinamiche del mondo dell'arte e del mercato, a bordo di una metaforica nave di schiavi dell’arte, cercavano un loro altro spazio-tempo dove liberamente condividere idee e sperimentazioni, al di fuori dai limiti delle scene artistiche esistenti.
Dal 1983 al 2023, Plexus ha realizzato in diverse parti del mondo numerosi progetti ed eventi collaborativi tra musicisti, artisti visivi, performers, poeti, attori teatrali, ballerini, drammaturghi, studiosi e attivisti comunitari, a cui hanno partecipato nomi affermati ed artisti emergenti. Questi eventi, che hanno caratterizzato il viaggio di Plexus e a cui hanno partecipato oltre 1000 artisti, sono ancora una parte inesplorata della storia contemporanea dell'arte.
Questo mix eclettico collaborativo è diventato il carattere distintivo degli eventi artistici di Plexus, attraverso un’atmosfera carica di ispirazione, con idee che scorrevano libere come un fiume nella creazione di una forma d'arte collaborativa unica, nota come "The Plexus Art Co-Opera".
Le Art Operas e Co-Operas sono state il carattere distintivo del viaggio di Plexus, che unito diverse comunità di artisti, con diverse visioni e forme artistiche e offrendo l'opportunità di art networking anche per il pubblico su pressanti sfide quali i diritti umani, la pace, la perdità della biodiversità, la desertificazione, il valore della diversità culturale, lanciando nel 2008 nell’ambito del progetto itinerante “Erosions and Renaissance” un’Appello per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale e Naturale dell’Umanità” dalla Casa degli Schiavi.
Il presupposto di tutte le attività di Plexus International è stato che un processo di comprensione più consapevole del valore delle diverse pratiche artistiche e del valore dell’arte come risorsa comunitaria sostenibile potrebbe essere di grande valore per il rafforzamento del rispetto reciproco necessario per convivere con la diversità e affrontare insieme le sfide che il nostro pianeta sta affrontando.
Ogni evento di Plexus International si è svolto nel proprio presente, fatto di richiami a concetti e attività passate, proiettandosi nel futuro, in cui l'arte, come il cibo, è elemento essenziale per la nostra evoluzione.
In un mondo globale, dove valori e culture differenti si stanno sempre più scontrando, Plexus International offre un modello aperto d'arte per una possibilità di partecipazione globale anche per piccole e lontane comunità, molto spesso separate, anche se a volte vicine tra di loro.
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The Plexus International Art Journey Continues
In the 1980s, during a period of significant cultural vibrancy and artistic experimentation, Plexus International was born in New York and later expanded to Dakar, Cagliari, Rome, and Amsterdam. It was founded by a diverse group of artists who, rejecting the dynamics of the art world and market, sought a different space-time to freely share ideas and experiment, aboard a metaphorical ship of art slaves, beyond the limitations of existing artistic scenes.
From 1983 to 2023, Plexus has carried out numerous collaborative projects in various parts of the world, bringing together musicians, visual artists, performers, poets, theatre actors, dancers, playwrights, scholars, and community activists. These projects have involved both established names and emerging artists (a complete list can be found at www.plexusinternational.org). These events, which have characterized Plexus's journey and included over 1,000 artists, remain an unexplored part of contemporary art history.
This eclectic collaborative mix has become the hallmark of Plexus's artistic events, creating an atmosphere full of inspiration, where ideas flowed freely like a river in the creation of a unique form of collaborative art known as "The Plexus Art Co-Opera."
The Art Co-Operas have been the distinctive feature of Plexus's journey, uniting diverse communities of artists with varying visions and artistic forms, while also providing opportunities for art networking among the public on pressing issues such as human rights, peace, biodiversity loss, desertification, and the value of cultural diversity. In 2008, they launched a call for the Safeguarding of Cultural and Natural Heritage of Humanity from the House of Slaves in Goree, Dakar, symbolizing the erosion of our historical memory.
The underlying premise of all Plexus International activities has been the belief that fostering a more conscious understanding of the value of diverse artistic practices and the role of art as a sustainable community resource could significantly strengthen the mutual respect needed to coexist with diversity and face the challenges our planet is confronting together.
In a global world where different values and cultures are increasingly clashing, Plexus International offers an open model of art that allows for global participation even for small and distant communities, often separated yet sometimes close to one another.