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PLEXUS INTERNATIONAL Storage CAGLIARI
EXMA – EXHIBITING AND MOVING ARTS
Storage
CAGLIARI
EXMA – EXHIBITING AND MOVING ARTS
11 marzo – 10 aprile 2016
La mostra PLEXUS INTERNATIONAL Storage, allestita all’EXMA di
Cagliari, è dedicata all' esperienza culturale di PLEXUS INTERNATIONAL
(www.plexusinternational.org), cominciata a New York negli anni Ottanta,
che ha creato e continua a creare connessioni culturali tra gli Stati Uniti, la
Sardegna e Dakar, Roma, Amsterdam e l’Australia.
La mostra, aperta al pubblico a partire da venerdì 11 marzo, si propone,
allo stesso tempo, come documentaria e artistica: luoghi, eventi e
protagonisti vengono presentati attraverso scritti, foto e video, in un
percorso che conduce alla Maison des Esclaves di Gorée-Dakar, luogo
simbolo di PLEXUS, passando per Gavoi, in Barbagia, oltre che per Cagliari
e per Carloforte, intersecando l’altrettanto importante snodo di Roma; ai
documenti fanno riscontro gli oggetti artistici e le installazioni, le azioni e
le performance.
progetto, a cura di Simona Campus, intende valorizzare la cooperazione
della Sardegna in PLEXUS, anche nelle sue posizioni dialettiche e critiche,
a partire dalle personalità artistiche di Gaetano Brundu (1936-2015) e
Luigi Mazzarelli (1940-2006), figure di prim’ordine sul piano sia
dell’innovazione creativa, sia della elaborazione teorica.
La mostra rimarrà aperta fino al 10 aprile.
Il titolo
Il titolo PLEXUS INTERNATIONAL Storage si riferisce esplicitamente allo
spazio artistico attivo tra il 1991 e il 1992, nel Corso Vittorio Emanuele a
Cagliari, nei locali dell’antica chiesa di San Francesco in Stampace, tra i
resti di una tipografia che vi aveva precedentemente trovato sede; uno
spazio coordinato da Gaetano Brundu, con l’obiettivo di conservare opere,
documenti e materiali relativi alla storia di PLEXUS, mettendoli a
disposizione degli studiosi e utilizzandoli per attività espositive.
Con il riferimento esplicito allo storage, la mostra intende valorizzare la
cooperazione della Sardegna in PLEXUS, anche nelle sue posizioni
dialettiche e critiche, a partire dalle personalità artistiche di Brundu e Luigi
Mazzarelli, figure di prim’ordine sul piano sia dell’innovazione creativa, sia
dell’elaborazione teorica, lo spessore culturale dei quali deve essere
riconosciuto, in PLEXUS e al di là di PLEXUS, nel contesto che valica i
confini regionali.
Parlare di storage suggerisce, inoltre, una ulteriore fondamentale
questione: la necessità di pensare ad uno spazio futuro in cui possano
raccogliersi in maniera permanente, conservare adeguatamente e fruire le
opere e gli archivi documentari PLEXUS, oggi custoditi in differenti sedi
dalla Plexus Internatonal Forum Onlus.
Cos’è PLEXUS?
PLEXUS non è un movimento, non è un’associazione.
È piuttosto un’esperienza, che da trent’anni coinvolge artisti e scienziati,
mettendo in discussione il sistema culturale e sociale. E’ la ricerca diinterazione tra arte e scienza, basata sui valori di partecipazione e
cooperazione.
Cominciata a New York, negli anni Ottanta, per iniziativa di Sandro
Dernini, l’esperienza PLEXUS ha creato e continua a creare connessioni
culturali tra gli Stati Uniti, la Sardegna e Dakar, Roma, Amsterdam e
l’Australia; ha lavorato sull’importanza della comunicazione e sull’idea di
rete, assai prima della diffusione di Internet. Il concetto di network, di
intreccio, è peraltro già nel nome PLEXUS.
PLEXUS è fondamentalmente un fenomeno, cose che accadono e persone
che s’incontrano.
E’ un viaggio: attraverso differenti latitudini e nelle mitologie universali.
E’ una metamorfosi. Non a caso, tra le metafore che meglio
rappresentano questa esperienza, questo fenomeno, questo viaggio, c’è la
metafora del serpente; sfuggente, mutevole, che cambia pelle.
La mostra
La mostra PLEXUS INTERNATIONAL Storage, allestita all’EXMA di
Cagliari, è dedicata all' esperienza culturale di PLEXUS INTERNATIONAL
(www.plexusinternational.org). Si propone, allo stesso tempo, come
documentaria e artistica: luoghi, eventi e protagonisti vengono presentati
attraverso scritti, foto e video, in un percorso che conduce alla Maison des
Esclaves di Gorée-Dakar, luogo simbolo di PLEXUS, passando per Gavoi, in
Barbagia, oltre che per Cagliari, e per Carloforte, intersecando l’altrettanto
importante snodo di Roma. Ai documenti fanno riscontro gli oggetti
artistici e le installazioni, le azioni e le performance.
La mostra PLEXUS INTERNATIONAL Storage, allestita all’EXMA di Cagliari, è dedicata all’ esperienza culturale di PLEXUS INTERNATIONAL (www.plexusinternational.org), cominciata a New York negli anni Ottanta, che ha creato e continua a creare connessioni culturali tra gli Stati Uniti, la Sardegna e Dakar, Roma, Amsterdam e l’Australia.
La mostra, aperta al pubblico a partire dall’11 marzo, si propone, allo stesso tempo, come documentaria e artistica: luoghi, eventi e protagonisti vengono presentati attraverso scritti, foto e video, in un percorso che conduce alla Maison des Esclaves di Gorée-Dakar, luogo simbolo di PLEXUS, passando per Gavoi, in Barbagia, oltre che per Cagliari, e per Carloforte, intersecando l’altrettanto importante snodo di Roma; ai documenti fanno riscontro gli oggetti artistici e le installazioni, le azioni e le performance.
Il progetto, a cura di Simona Campus, intende valorizzare la cooperazione della Sardegna in PLEXUS, anche nelle sue posizioni dialettiche e critiche, a partire dalle personalità artistiche di Gaetano Brundu (1936-2015) e Luigi Mazzarelli (1940-2006), figure di prim’ordine sul piano sia dell’innovazione creativa, sia dell’elaborazione teorica.
La mostra rimarrà aperta fino al 10 aprile 2016
L’allestimento stesso è concepito come momento performativo e
work in progress: sarà suscettibile di modifiche, grazie agli
apporti che interverranno durante l’opening e nel corso della
mostra.
A partire da venerdì 11 e per le settimane successive potranno
essere sistemate ulteriori materiali e opere nella Sala delle Volte.
Artisti, contributors e collezionisti che nel corso degli anni hanno
incrociato a vario titolo l'esperienza di PLEXUS sono invitati a
portare direttamente foto, documenti e oggetti che raccontino la
storia della loro partecipazione a questa esperienza. Contributi
che entreranno a far parte integrante della mostra.
Foto, documenti e oggetti potranno essere portati all'EXMA venerdì 11 a
partire dalle ore 18 e, per le settimane successive, nelle giornate di
martedì e giovedì dalle 9.30 alle 18.30.
Il programma
Per tutta la durata della mostra, sono previsti momenti di approfondimento dedicati ai grandi temi che PLEXUS affronta, tavole rotonde, interventi e dibattiti tenuti da studiosi di discipline umanistiche e
uomini di scienza. La prima tavola rotonda, fissata per il giorno martedì 15 marzo alle ore 17, sarà dedicata al tema delle relazioni tra arte e scienza,
coordinata da Franco Meloni, fisico e narratore. A seguire, i docenti dell'Università di Cagliari Ignazio Macchiarella (giovedì 17 marzo ore 17),
Rita Pamela Ladogana (mercoledì 23 marzo ore 17) e Antioco Floris (mercoledì 30 marzo ore 17) affronteranno, in un ciclo di interventi, il tema del cibo nelle arti del ventesimo e ventunesimo secolo. Tra gli artisti storici partecipanti: Anna Saba, Andrea Portas, Antonello Dessi, Maria Grazia Medda, Gianni Atzeni,...
Call for artists PLEXUS anch’io Ceci n'est pas une pomme
a cura di Alessandra Menesini
La call for artists nasce in connessione con la mostra PLEXUS INTERNATIONAL Storage, allestita nella Sala delle Volte dell’EXMA di Cagliari, dall’11 marzo al 10 aprile, e dedicata all’esperienza di Plexus. Molte sono le metafore che hanno attraversato il cielo di Plexus. Il Serpente di Pietra, la Navicella della Libertà, la Maison des Esclaves di Goree. Simboli, per dare concretezza a una visione etica, riconducibile anche al concetto di arte come nutrimento per la mente. "Arte e cibo / Arte e' cibo": questa la riflessione proposta a quanti, tra i giovani autori, si vogliano misurare con una affermazione che può essere smentita, accettata, discussa. Si tratta di lavorare sul rapporto con la materia e su qualcosa di immateriale, su questa misteriosa forma d'energia che chiamiamo spirito, sulla relazione tra ricerca artistica e ricerca interiore. Riflettere sulle ragioni del fare artistico, sulla importanza dell'apprezzamento esterno e sulla molteplicità dei significati dell’immagine artistica, come vuole suggerire il riferimento all’opera Ceci n'est pas une pomme di René Magritte, che non senza ironia e attraverso l’oggetto “mela” (come attraverso l’oggetto “pipa”) propone approfondite considerazioni intorno alla rappresentazione e all’utilizzo del linguaggio artistico. E poiché Plexus International è una esperienza basata sui valori di partecipazione e cooperazione, saranno particolarmente apprezzati i progetti artistici che presuppongono e tengono in considerazione la possibilità di dialogo e di interazione con altri progetti artistici, con altri punti di vista. La call è aperta a tutti i giovani o gruppi di giovani artisti, che abbiano un’età compresa tra 18 e 30 anni, con esperienza artistica documentata. Sono ammessi tutti i linguaggi dell’espressione visiva, comprese le azioni e le performance. Modalità di partecipazione La partecipazione alla call è totalmente gratuita